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Sui tetti di Genova

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Anticamera del paradiso o crogiolo di conflitti?

Rumore di passi sulla pietra, aria fresca e una breve attesa accompagnano il genovese o il turista nella sua ascesa verso Spianata Castelletto.
Nell’ascensore che una volta aveva le pareti di vetro e sembrava davvero mettere le ali a coloro che accompagnava, risuonano i versi di un noto poeta:


“…
Quando mi sarò deciso
d’andarci, in paradiso
ci andrò con l’ascensore
di Castelletto, nelle ore notturne,
rubando un poco
di tempo al mio riposo.”

E una volta giunti sulla terrazza dove la Superba e il mare si fondono, tutto acquista un senso. Gli intricati carruggi, le chiese nascoste, le case alte e strette che dal basso sembrano un turbinio confuso, simili a pennellate sferzate a caso in tutta fretta, viste dall’alto assumono una forma, un’armonia.
Sembra quasi di trovarsi di fronte a un dipinto impressionista, un passo indietro è necessario per comprendere davvero il disegno creato da questa città che “abbonda dei più strani contrasti

Tra le contraddizioni della Superba possiamo inserire anche la stessa Spianata Castelletto!
Siete davvero convinti che essa sia sempre stata l’anticamera del paradiso?
Se potessimo avvolgere all’indietro il filo del tempo, esso si tingerebbe di rosso. La nota terrazza genovese, una volta era un luogo tutt’altro che romantico, la cui posizione elevata la rendeva il perfetto punto di avvistamento piuttosto che un esemplare belvedere.
Questo luogo e il “castrum”, o meglio, i diversi castelli che una volta svettavano da qui, sono stati teatro di numerosi conflitti: tra guelfi e ghibellini, genovesi e dominatori…
Tanto che, l’annalista Giorgio Stella la definiva «l’odiata fortezza», simbolo dell’oppressione delle potenze straniere sulla Superba. Insomma dal Medioevo sino ai moti popolari del 1848 Spianata Castelletto è stato un vero e proprio crogiolo di conflitti.

Soltanto alla fine del XIX secolo essa verrà lottizzata e venduta a privati, assumendo le sembianze che ancora oggi mantiene.
Tuttavia quanta storia si nasconde sotto Spianata! Un’antica torre trecentesca che era parte della cinta muraria medievale, castelli francesi e genovesi, tratti di acquedotto e cisterne dai soffitti a volta.

Da Spianata Castelletto si abbraccia non solo la vista della città, ma anche la sua storia; un poema epico che dall’anno Mille arriva sino ai giorni nostri!

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